Lo scopo della campagna diffamatoria messa su dall’informazione di regime è quello di spostare l’attenzione dalle vere questioni in ballo in un momento storico cruciale per il Mezzogiorno.
Ci hanno vilipeso per 160 anni, con Maradona non ci riusciranno. Perché? Semplicemente perché Diego è un vissuto troppo recente per essere dimenticato e soprattutto perché chi l’ha vissuto, come me, non si è dato alla macchia, non è emigrato, non è stato ucciso dalle baionette dei savoiardi.
È presente, hic et nunc, e lo può raccontare. Anche ad un soggetto quanto mai sgradevole come Giordano. Il tentativo dei comunicatori di regime è chiaro: far dimenticare ed infangare la memoria del simbolo della rinascita di Napoli e del Mezzogiorno per ridurne i diritti in un momento storico cruciale e, per lo stesso motivo, screditare chi ha permesso a Napoli di essere conosciuta nel mondo non per le porcate passate dalla comunicazione di regime, bensì per le sue eccellenze…e la prima è stata Diego.
“Tornano alla carica perché il periodo storico è importante. Il Sud pretende e reclama quanto gli spetta e non tace, anzi denuncia con veemenza ciò di cui è stato privato e ciò di cui lo vogliono privare.”
Lui ha trasformato Napoli e le coscienze dei napoletani estirpandone quella congenita e presunta inferiorità con la quale tante generazioni hanno dovuto fare i conti, vergognandosene. Non esagero se dico che è stato il seme del nuovo meridionalismo. Perché non si è fermato a denunciare o ad elencare le malefatte subite (senza nulla togliere a chi in passato l’abbia fatto, a partire dai primi post unitari). Diego ha reagito e con lui tutto il Mezzogiorno; e insieme hanno vinto. E da vinti a vincitori, il passo è stato sgradito a chi comanda. Bisognava fermare quell’onda di nuova coscienza. Bisognava arginare il sentimento popolare di rinascita. Bisognava screditare Maradona davanti agli occhi dei suoi stessi sostenitori. A tradimento. “Ninco Nanco deve morire”! Ci hanno provato, fallendo.
Ora tornano alla carica perché il periodo storico è importante. Il Sud pretende e reclama quanto gli spetta e non tace, anzi denuncia con veemenza ciò di cui è stato privato e ciò di cui lo vogliono privare. Valga per tutto l’esclusione del ministro Provenzano dalla cabina di regia del Recovery Fund; valga per tutto la ministra De Micheli; valga per tutto i terroni da cortile al governo che di fronte ai ricatti del potere non oppongono resistenza alcuna in nome dell’equità e della giustizia sociale.
Tutto questo finirà, perché tutto finisce e se questi signori hanno una paura fottuta adesso, è perché forse il tempo è più vicino di quanto possiamo immaginare.
Non potendo ulteriormente utilizzare la favola del Sud fannullone per influenzare l’opinione pubblica e mondiale, (fanno eccezione ovviamente i cervelli di gallina leghisti) si fiondano sulla prima occasione utile: la sanità Calabrese e Campana, vedi Giletti, e Maradona, vedi (ultimo di una lunga schiera di diffamatori) Giordano. Tutti esaltano i difetti altrui mascherando e nascondendo accuratamente i propri. Lo ha fatto Ferlaino e si sono scioccati, lo fa Cabrini e basta chiedere scusa. Sepolcri imbiancati! per usare l’espressione, come amava definirlo il mio professore di filosofia, del primo rivoluzionario della storia: Gesù Cristo.
“Sono fermamente convinto che Maradona in questo momento stia facendo una partitella col Dio del fariseo Giordano e insieme a Lui si facciano beffe di un simile uomo.“
Giordano e tutti quelli che lo hanno preceduto non meritano risposta. Anzi, lui sì. Al tanto cattolico quanto bigotto Giordano che scrive “Oserei sperare che il Dio in cui credo sia leggermente diverso da Maradona” ricordo solo che il Tale di cui sopra, figlio del suo Dio, diceva di essere venuto sulla terra per dare conforto agli ultimi, per accogliere i reietti nel regno del Padre e per condannare tutti coloro che ritenendosi i detentori della verità (al tempo i farisei, oggi Giordano & C.), opprimevano il suo popolo. Per questo sono fermamente convinto che Maradona in questo momento stia facendo una partitella col Dio del fariseo Giordano e insieme a Lui si facciano beffe di un simile uomo.
d.A.P.