Fontana vuole 36 miliardi, ma evidentemente per lui il pallottoliere non basta.

Consiglierei a Fontana, così come fatto con i dati trasmessi all’Iss (Istituto superiore di sanità), di sottoporre al Tar anche il progetto lombardo da 36 miliardi. Di cosa parlo? Della frode alla quale stanno lavorando in regione Lombardia per intercettare, a nostro danno, i soldi del Recovery Fund (RF), ovvio.

L’ Ansa riporta le dichiarazioni di compare Attilio rilasciate ad un convegno promosso da Finlombarda. Ora, di grazia, potrebbe dirci Attilio Fontana come abbia fatto a stabilire che alla Lombardia spettino 36 miliardi dei 209? Perché ad occhio e croce dubito fortemente che la cifra rientri nei parametri previsti dall’Europa cioè quelli che considerano popolazione, Pil pro-capite e disoccupazione al fine di determinarne il riparto. Se davvero alla Lombardia spettassero 36 miliardi, poco più del 17% del totale, allora la sua regione, considerando sempre i parametri europei, sarebbe tra quelle con le peggiori performance in Italia. Altro che Locombardia.

Fontana rischia seriamente di prendere l’ennesimo due di picche che si aggiungerebbe alla lunga collezione in bacheca partita con la gestione dell’emergenza sanitaria e terminata (per ora) con i dati errati comunicati all’Iss. Ma la sua gestione non può e non deve essere ricordata in questo modo e quindi la tattica è quella di esternare annunci roboanti, così a sentimento, al fine di emergere dal limbo nel quale si è cacciato da solo attraverso la propria incompetenza. Va per tentativi, insomma, cercando di raggranellare consensi un po’ qua e un po’ là a seconda di come soffia il vento. Del resto la scuola leghista non gli ha insegnato altro.

E a proposito di scuola, sarebbe meglio per Fontana che ci torni e che i conti sul RF li facesse servendosi del pallottoliere ricevuto in dono ieri al consiglio regionale. Di sicuro sarebbero più attinenti alla realtà, quella stessa realtà che ci sta tuttavia sussurrando che se dalle ceneri della crisi in atto dovesse prendere forma un governo a trazione leghista, le “premesse” di Fontana diventerebbero prerogativa di governo e il Sud sarebbe sicuramente spacciato.  

d.A.P.

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