Entro l’estate 2800 tecnici assunti negli enti locali a Sud. Scusino, come entro l’estate?

Il duo BRUFAGNA (BRUnetta+CarFAGNA) è sicuro: gli enti pubblici del Sud avranno a disposizione, entro l’estate, 2800 nuovi tecnici per la progettazione del Recovery Fund. Magia! Tre mesi al massimo tra bando e graduatoria finale e l’iter da completare entro luglio.

Questo è l’ultimo spot del governo dei migliori (Brunetta e Carfagna?) considerato dalla stampa un concreto segnale che la macchina dello Stato può davvero cambiare passo. Dispiace, si fa per dire, solo che finora di cambi di passo non se ne siano visti; anzi pare proprio che il governo vada come il gambero.

Nelle intenzioni di Brunetta bisogna «mettere da luglio a disposizione delle amministrazioni meridionali competenze e capacità per portare avanti al meglio il lavoro sul Recovery Plan». Per la Carfagna, invece «si tratta dell’avvio di un più ampio processo di assunzioni, che vuole essere rigenerativo, per costruire un nuovo rapporto di fiducia tra l’apparato pubblico, i cittadini e le imprese. La buona riuscita delle varie programmazioni risiede infatti nella capacità di garantire l’adozione di atti e provvedimenti in tempi certi e brevi».

Animi nobili almeno quanto le loro intenzioni, i due ministri. Peccato che il numero di 2800 tecnici (a fronte dei 5000 richiesti dalle amministrazioni meridionali) sia del tutto inadeguato per far fronte alla progettazione del 70% delle risorse che al Sud spettano. Il legittimo dubbio che sorge, allora è che se 5000 tecnici sono adeguati per il 70%, 2800 lo siano, a conti fatti, per poco più del 39%, somma che a quanto pare il duo BRUFAGNA crede di poter affibbiare al Mezzogiorno aspettandosi anche congrui ringraziamenti.

E non è tutto. I nuovi assunti dovrebbero anche coadiuvare la P.A. meridionale nella redazione e presentazione di progetti da inserire nel PNRR che però dovrà essere presentato in Europa entro il 30 aprile e non luglio. Presumibilmente, allora, i tecnici “estivi” arriveranno per sviluppare le briciole messe a disposizione dal governo dei migliori che intanto avrà definito a monte i progetti “utili” a Mezzogiorno per ingrassare ulteriormente il nord confindustriale, adducendo la motivazione di non aver ricevuto dal Mezzogiorno alcun progetto nei tempi previsti.

Insomma, la storia sarà ancora una volta la solita…è ora di dire basta!

d. A.P.

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