Il ministro condannato per razzismo ha un enorme potere di contrattazione potendo offrire piatti di lenticchie alle regioni meridionali in cambio dell’adesione al progetto di Autonomia Differenziata. Il 2 gennaio incontra Occhiuto.

di Paolo Nino Catileri

Quanti presidenti di regione del Sud Italia incontrerà ancora il ministro per la Padania Calderoli? Difficile dirlo, ma presumibilmente tutti. E a quanto pare con argomenti “convincenti” se, com’è stato, è riuscito a convincere l’autoproclamatosi paladino del Sud Vincenzo De Luca del fatto che i Lep si possano determinare in 6 mesi. Tutto è possibile, certo, ma il problema sta nel metodo. E per determinare i Lep in sei mesi l’unico metodo è partire dalla spesa storica. Probabilmente meno violenta ed ingiusta, diciamo “depotenziata” ma pur sempre iniqua. E delle iniquità questo paese può erigersi a portabandiera se uno come Calderoli, condannato per razzismo, viene messo alla guida del ministero per la coesione nazionale. Eppure la democrazia italiana, unica e sola al mondo, gli consente di girare il Sud con un piatto di lenticchie da offrire ad ogni presidente di regione per far passare il concetto che l’Autonomia Differenziata conviene a tutti, magari soprattutto a Sud. I piatti di lenticchie da offrire alla regione Calabria sarebbero tanti ed in effetti uno come Calderoli con le regioni più povere ha certamente gioco facile. Basterebbe ad esempio ridurre il rapporto che vede attualmente i fondi per la sanità stanziati in Veneto essere 3 volte quelli della Calabria che il gioco sarebbe fatto. Una grande conquista sarebbe, infatti, quella di portare a 1 veneto per 2 calabresi il rapporto di finanziamento. Già ma per chi? Certamente non per i calabresi!

Insomma Calderoli gira il Sud come babbo natale e la befana, ma con l’arroganza di far passare per concessioni nordiche quelli che sono i nostri diritti costituzionali. Trova come interlocutori i soliti terroni da cortile pronti a dire sì padrone. Ma MET è pronto a smascherare i loro intrallazzi. È il caso di dirlo anche noi: la pacchia è finita!

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