Continua il balletto delle proposte per il SUD. Dalla pista ciclabile sul ponte, al 34% del RF. Il governo capisca una volta per tutte che il metodo è indicato dall’Europa, altrimenti vada a casa!

Sembra che Nicola Zingaretti e la Paola De Micheli abbiano serie difficoltà di comprensione. Dopo il ponte con la pista ciclabile è la volta di riproporre il 34% del RF a Sud in un’intervista su il Mattino di oggi.

Il segretario Dem si ostina a non voler guardare in faccia alla realtà: i 209 mld sono stati assegnati all’Italia per essere distribuiti principalmente nelle aree più svantaggiate del paese con criteri semplici ed efficaci: numero di abitanti, tasso di disoccupazione medio negli ultimi 5 anni, reddito pro capite più basso. Fanno il 70% a Sud e alle aree interne.

Consegnare a queste vaste aree della penisola il 34% significherebbe condannarle a morte perché a causa dell’interconnessione economica tra Nord e Sud del paese (che vale anche sul 70%) quel 34% si trasformerebbe nel 17% del totale. Numeri che significano briciole!

Ma ecco che a Zingaretti si accende la lampadina sulla testa: perché non utilizzare il MES a Sud? Certo signor segretario e magari lasciare che gli interessi li paghi solo il Sud. Meglio ancora: proponiamo al Sud di prendere solo la quota in prestito del RF insieme al MES, così lo affossiamo definitivamente!
Queste idee estemporanee, così come l’accozzaglia di progetti da far pervenire nella gara a chi fa prima e a chi è più bravo (De Micheli docet), sono il male di un governo senza pianificazione economica, svogliato e asservito al padrone. È il segnale preoccupante e demoralizzante di una cronica incapacità politica tutta italiana; il segnale che per il governo vengono prima i ricchi!

Ma non è loro la precedenza. Glielo spiega il Prof. Viesti, sempre su il Mattino di oggi, sostenendo, e a ragione, come non siano i progetti territoriali la soluzione alla crisi meridionale, bensì un serio piano industriale e infrastrutturale attraverso il quale far finalmente respirare il Sud e le zone interne perché sia l’intero paese a trarne giovamento.

Affinché ciò accada occorrono due condizioni: un altro governo e il 70% del RF al suo legittimo posto!

d.A.P.

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